IL PANTARÈI di Ezio Sinigaglia

giovanni turi ed ezio sinigaglia, terrarossa edizioniDietro le quinte dell’ultimo volume della collana Fondanti di TerraRossa Edizioni

A parlarmi per la prima volta di Ezio Sinigaglia è stato un nostro comune amico, Giuseppe Girimonti Greco, eccellente traduttore e infaticabile consulente editoriale: era il marzo 2016 ed era stato da poco pubblicato Eclissi per Nutrimenti. Lessi con grande piacere il romanzo, apprezzandone l’eleganza stilistica e l’abilità dell’autore di porre al lettore domande semplici e profonde attraverso il vissuto e i bilanci esistenziali del protagonista; decisi quindi di interrogare Ezio, incuriosito anche dal fatto che fossero trascorsi trent’anni fra Elissi e il suo romanzo d’esordio, Il pantarèi, pubblicato nel 1985 da SPS. Ne venne fuori un’intervista pregna di acume che mi colpì molto e suscitò in me un grande interesse per quell’amata opera prima che aveva portato il suo autore al ripudio del mondo editoriale, incapace di coglierne l’originalità stilistica e tematica.
Allora il progetto di TerraRossa Edizioni era ancora in fase di definizione e che potesse un giorno mettere in catalogo Il pantarèi era una velleità più che un sogno. Quando però, nel dicembre 2017, alla fiera dell’editoria romana, Giuseppe mi presentò Ezio la situazione era mutata: avevo rilevato il marchio editoriale ed ero sempre più deciso a fare della ricerca letteraria il suo fine principale, benché azzardato. Mi feci mandare il pdf del romanzo, lo lessi nei giorni precedenti alle festività natalizie e scrissi poi all’autore una mail in cui mi dichiaravo sorpreso per la sua inventiva e la capacità di proseguire, sovvertire, analizzare la tradizione narrativa novecentesca, ma anche per la delicatezza e l’ironia con cui trattava l’instabilità sentimentale ed emotiva, l’ambiguità dell’attrazione fisica.
Ne nacque un confronto schietto, anche sulle parti più sperimentali della sua opera, e ci trovammo infine desiderosi di intraprendere un percorso comune, ripubblicando Il pantarèi nella collana Fondanti e magari anche un suo inedito nella collana Sperimentali. Mi sentii con la sua agente, cercando di celare la mia apprensione: Cristina Tizian è una professionista affermata e temevo che non avrebbe concesso a un editore in fase nascente di pubblicare un suo autore, invece ho trovato da parte sua una sensibilità, una competenza e un’apertura mentale sorprendenti. Mi propose in lettura anche uno splendido romanzo di Ezio Sinigaglia scritto in un italiano cinquecentesco reinventato, che non potei che amare incondizionatamente, e stabilimmo i termini contrattuali per entrambe le opere.
il pantarèi_sinigaglia_terrarossa_fronte copertinaSul lavoro redazionale intorno al Pantarèi non mi soffermo perché ci siamo limitati ad adottare qualche accorgimento che rendesse più ariosi alcuni periodi un po’ complessi e davvero poco altro: era già un’opera compiuta e l’autore non intendeva tradirne lo spirito originario. Ora il romanzo è finalmente tornato in commercio e l’impegno da parte di TerraRossa Edizioni e di Bookteller Eventi Letterari, che si occuperà della promozione, sarà massimo perché crediamo che in gioco non ci siano solo le scelte di una casa editrice e la soddisfazione di un autore, ma qualcosa di più importante: restituire giustizia a uno degli scrittori più fini e singolari della nostra letteratura significa anche poter continuare a credere al senso di fare editoria di progetto in Italia e dovrebbe stare a cuore a chiunque ami leggere.

Sul sito della casa editrice potete acquistare Il pantarèi con lo sconto e senza spese di spedizione:
https://www.terrarossaedizioni.it/negozio/il-pantarei/

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