Qualche domanda sul Premio Chiara

Premio Chiara_finalisti 2015Un’intervista a Romano Oldrini, presidente dell’Associazione Amici di Piero Chiara, e a Bambi Lazzati, direttrice del premio letterario intitolato allo scrittore varesino e del Festival del Racconto

Il Premio Chiara è giunto alla ventisettesima edizione e continua a essere il più prestigioso premio letterario riservato a raccolte di racconti in lingua italiana edite in Italia e nel Canton Ticino; è dedicato allo scrittore Piero Chiara e teso anche a valorizzare la cultura, i luoghi e i monumenti di Varese, della sua provincia e del Canton Ticino: spazi da lui amati e privilegiati nei suoi scritti.
Le opere che si sono aggiudicate le ultime edizioni sono state nel 2011 Una giornata al monte dei pegni di Elena Loewenthal (Einaudi), nel 2012 Nessuno può portarti un fiore di Pino Cacucci (Feltrinelli), nel 2013 Dentro di Sandro Bonvissuto (Einaudi) e nel 2014 Uomini e Comandanti di Giulio Questi (Einaudi). Quest’anno le tre raccolte di racconti finaliste sono La sposa di Mauro Covacich (Bompiani) – già seconda all’ultimo Premio Strega, Milò di Alberto Nessi (Casagrande) e Piccola enciclopedia delle ossessioni di Francesco Recami (Sellerio); l’opera vincitrice verrà annunciata domenica 25 ottobre a Varese.
Occorre sottolineare che il Premio Chiara non prevede alcuna quota di iscrizione e che, mentre una giuria tecnica seleziona la terna tra tutte le opere pervenute alla segreteria, a decretare quella vincitrice è una giuria di 150 lettori (di cui 100 designati dagli enti pubblici che partecipano all’iniziativa e 50 tra i gruppi di lettura e i lettori delle biblioteche e delle librerie della Lombardia e del Canton Ticino): questo ridimensiona l’influenza delle case editrici e tutto sommato anche degli autori. L’Associazione Amici di Piero Chiara si impegna dunque ad acquistare 150 copie per ciascuno dei finalisti e a inviarle gratuitamente ai giurati, mentre il notaio del premio riceve le schede di voto e le scrutina in diretta durante la manifestazione finale per la proclamazione della raccolta di racconti vincitrice – al cui autore viene anche dato un compenso in denaro (quest’anno di 4000 euro).
Qui di seguito un’intervista a Romano Oldrini, presidente dell’Associazione Amici di Piero Chiara, e a Bambi Lazzati, direttrice del Premio Chiara e del Festival del Racconto a questo legato.

Foto Piero Chiara di Pontiggia a colori bassa risoluzionePartiamo dalla figura di Piero Chiara alla cui memoria è dedicato il premio: come mai, dopo il successo in particolare degli anni Settanta, oggi lo scrittore lombardo è quasi ignorato dal grande pubblico?
Romano Oldrini: Tengo a sottolineare che non è vero che le sue opere sono oggi ignorate dal grande pubblico. Fa testo a tale riguardo l’uscita negli ultimi anni dei due Meridiani Mondadori (a cura di Mauro Novelli) e la ristampa di gran parte delle sue opere negli Oscar. Chiara piace ancora perché piace ancora l’aria di provincia che percorre tutta la sua produzione.

Quale sua opera suggerire a chi voglia accostarsi alle sua poetica?
Romano Oldrini: Senz’altro a mio parere La spartizione che come dicevo prima fotografa a pieno titolo vizi e virtù dell’italiano medio (da cui il film Venga a prendere il caffè da noi con la regia di Alberto Lattuada).

Il Premio Chiara è dedicato alle raccolte di racconti, un genere spesso trascurato da editori e lettori italiani, sebbene fosse quello prediletto da autori come Buzzati, Calvino o Landolfi, oltre allo stesso Chiara. Che cosa ha determinato il declino della narrazione breve in Italia?
Romano Oldrini: Esclusivamente problemi di marketing da parte delle case editrici, perlomeno di quelle più orientate al bestseller che all’editoria di catalogo.

Negli anni le opere candidate sono diminuite o le sessanta di questa edizione segnano un’inversione di tendenza?
Romano Oldrini: Nel complesso il numero delle opere inviate, meritevoli di lettura e di selezione, è rimasto invariato. Sono diminuiti per fortuna gli invii da parte dell’editoria a pagamento.

Come sono stati designati i membri della giuria tecnica (insieme al presidente Romano Oldrini, attualmente sono Vittorio Colombo, Luca Crovi, Robertino Ghiringhelli, Luigi Mascheroni, Mauro Novelli, Ermanno Paccagnini, Gerardo Rigozzi, Luca Saltini, Gianni Spartà, Andrea Vitali)?
Bambi Lazzati: Per tutta la storia del premio i membri della giuria tecnica sono stati designati dall’Associazione Amici di Piero Chiara per chiamata tra scrittori, giornalisti, docenti universitari, critici, responsabili delle pagine culturali dei maggiori quotidiani. Ogni 2-3 anni vengono sostituiti a rotazione, perché ci sia sempre un rinnovamento. Nelle prime edizioni per esempio c’era Fernanda Pivano, grande amica di Marco Chiara, figlio dello scrittore; tra gli altri, sono stati giurati Marta Morazzoni, Guido Armansi, Paolo di Stefano, Michele Prisco, Salvatore Nigro, Giuseppe Conte, ecc.
Romano Oldrini, presidente della giuria e dell’Associazione Amici di Piero Chiara, è subentrato 10 anni fa all’artista Gottardo Ortelli, cattedratico di pittura all’Accademia di Belle Arti, nonché Assessore alla Cultura del Comune di Varese.

Come mai da quest’anno i lettori della giuria popolare non sono più scelti a estrazione tra le candidature spontanee?
Bambi Lazzati: Per anni abbiamo consentito delle auto candidature per far parte della giuria popolare, che venivano poi estratte a sorte dal notaio. Da vent’anni la Provincia di Varese è stata il maggior sostenitore del premio con un accordo, una convenzione biennale; come ben sapete da quest’anno le province come istituzioni non esistono più, per cui stiamo lavorando per poter diventare il premio dei comuni del territorio. Per questo abbiamo voluto coinvolgere maggiormente gli enti e i comuni che sostengono il Premio Chiara, oltre alle biblioteche e alle librerie del territorio dove andiamo a realizzare gli eventi del Festival del Racconto, rendendoli attivi nel ruolo di giurati.

Cosa ha portato ad affiancare nel tempo alla manifestazione principale gli eventi del Festival del Racconto e una serie di altri riconoscimenti (il Premio Chiara alla Carriera, il Premio Chiara Giovani, il Premio Chiara Inediti e altri)?
Bambi Lazzati: Già nelle prime edizioni venivano realizzati eventi collaterali al Premio Chiara, incontri con scrittori e con i finalisti.  Successivamente il Premio Chiara ha scelto di essere non solo un evento letterario ma anche di proporsi come produttore di cultura, per questo è stato affiancato dal Festival del Racconto – “incontri sulla via della narrazione”. Nato sotto il cappello di Piero Chiara per ricordare la grande abilità dello scrittore nel genere della narrazione breve e dell’affabulazione, si svolge annualmente proponendo incontri multidisciplinari che coprono un ampio territorio culturale che spazia dalla letteratura alla musica, al cinema, alla società civile in senso lato. In altre parole un festival che offre uno spaccato esaustivo del fare cultura oggi. Gli eventi sono tutti gratuiti.
Inoltre il premio dal 1991 ha voluto incentivare e stimolare le attitudini linguistiche e letterarie dei giovani, creando così il Premio Chiara Giovani, rivolto a ragazzi dai 15 ai 25 anni, che sono invitati a produrre un racconto su una traccia annualmente proposta. Una giuria tecnica valuta i racconti pervenuti (150/200) e seleziona in media 25 finalisti, che vengono pubblicati in un volume inviato ai 150 membri della giuria dei lettori che con il proprio voto decreta il vincitore e la classifica dei premiati.
Poiché tanti giovani scrittori ci chiedevano come avvicinarsi alle case editrici, come poter pubblicare non a pagamento, abbiamo poi deciso di creare il Premio Chiara Inediti, che potesse premiare una raccolta di racconti inediti (minimo 3, circa 150.000 battute), mai apparsi in quotidiani e riviste o sul web, in lingua italiana, di autori di età non inferiore ai 25 anni, residenti in Italia o nella Svizzera Italiana. L’opera vincitrice viene editata a cura della Pietro Macchione Editore.
Il Premio Chiara alla Carriera ha l’intento di premiare personaggi di indiscutibile prestigio che hanno fatto del loro territorio un motivo forte di poetica.  Questo premio è stato conferito negli anni a Giuseppe Pontiggia, Giovanni Pozzi, Claudio Magris, Luigi Meneghello, Giorgio Orelli, Raffaele La Capria, Mario Rigoni Stern, Alberto Arbasino, Luigi Malerba, Dante Isella, Carlo Fruttero, Andrea Camilleri, Franca Valeri, Paolo Villaggio, Ermanno Olmi, Luis Sepúlveda e quest’anno viene dato a Daniel Pennac.
Il Premio Chiara le Parole della Musica nasce con l’obiettivo di premiare un cantautore italiano di grande fama e sottolineare il fondamentale legame tra parola e musica. È in collaborazione con il Club Tenco. Abbiamo premiato: Francesco Guccini, 2010, Paolo Conte, 2011, Luciano Ligabue, 2012, Gianna Nannini, 2013, e quest’anno Francesco De Gregori.
Il Premio Riccardo Prina di fotografia è infine riservato a fotografi professionisti e non, dai 18 ai 40 anni: devono presentare una sequenza fotografica che abbia in sé un’idea di narrazione in massimo 10 scatti, l’opera finale è un racconto fotografico. La giuria tecnica, composta da esperti del settore, seleziona le opere finaliste che vengono esposte in una mostra alla Triennale di Milano e alla Galleria Ghiggini di Varese; l’esposizione è accompagnata da un catalogo.
L’Associazione dedica anche ampio spazio alla didattica tramite la promozione di  seminari aperti a tutti, rivolti soprattutto ai giovani e agli studenti, che spaziano in vari ambiti, dalla Scrittura, alla Poesia, al Cinema alla Filosofia, alla Fotografia, al Design; i seminari sono a numero chiuso, la partecipazione è gratuita, ma è obbligatoria la prenotazione.

Si è mai pensato a una sezione dedicata alle raccolte di racconti di autori stranieri tradotte in italiano?
Romano Oldrini e Bambi Lazzati: Ci abbiamo pensato, sarebbe veramente una bella impresa, ma purtroppo avendo già altre sezioni, altri premi ed essendo in un momento economicamente difficile è per ora un impegno troppo gravoso.

Per maggiori informazioni, potete visitare i siti internet www.premiochiara.it e www.ilfestivaldelracconto.it.

Qui invece “Qualche domanda sul Premio Calvino”:
https://giovannituri.wordpress.com/2015/03/03/qualche-domanda-sul-premio-italo-calvino/

2 thoughts on “Qualche domanda sul Premio Chiara

  1. tandream ha detto:

    Ciao io sono il classico lettore che legge per legittima difesa. Mi piace questo blog.

  2. […] la “notte brava” mentre assiste a una messa. Nella Sposa, finalista sia al Premio Strega sia al Premio Chiara, all’esplorazione dell’estremo si affianca quella dell’insoddisfazione, dell’incompiutezza; […]

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