Dieci opere per aspiranti scrittori

Dieci opere per aspiranti scrittori,
che possono essere apprezzate anche dai lettori più esigenti

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  1. Bassotuba non c’è di Paolo Nori
    Perché con la sorprendente e intemperante verbosità di Learco Ferrari, aspirante scrittore e alter ego di Nori, manifesta come lo stile sia innanzitutto un personale strumento espressivo.
  2. Chiedi alla polvere di John Fante
    Per l’intensità con cui il protagonista, Arturo Bandini, si strugge nella fame d’amore e nell’ambizione letteraria.
  3. Fahrenheit 451 di Ray Bradbury
    Che dimostra il valore sovversivo, al pari dei sentimenti, dei libri e della conoscenza.
  4. Gioventù di John Maxwell Coetzee
    Per la crudeltà con cui rappresenta la testardaggine che spesso contraddistingue chi persegue una presunta vocazione letteraria.
  5. Hotel a zero stelle di Tommaso Pincio
    Perché affronta il tormento delle aspirazioni artistiche e della stupidità del nostro tempo, suggerendo un possibile riscatto – ma anche perché fa i conti con alcuni dei più importanti scrittori moderni. Continua a leggere

Umberto Eco, IL PENDOLO DI FOUCAULT

[a tu per tu con un editore]

Garamond ci fece sedere di fronte alla sua scrivania, e fu brusco e cordiale. “Il dottor Belbo mi ha parlato bene di lei, dottor Casaubon. Abbiamo bisogno di collaboratori valenti. Come avrà capito, non si tratta di un’assunzione, non possiamo permettercelo. Sarà compensata adeguatamente la sua assiduità, la sua devozione, se mi consente, perché il nostro lavoro è una missione.”
Mi disse una cifra a forfait in base alle ore di lavoro presunte, che a quei tempi mi parve ragionevole.
“Ottimo, caro Casaubon.” Aveva eliminato il titolo, dal momento che ero diventato un dipendente.