Continua il percorso di scoperta della piccola editoria indipendente: questa volta è il turno di Arkadia, Cliquot e Miraggi.
Per Arkadia ha risposto Riccardo Mostallino Murgia, editore
Arkadia Editore nasce nel 2009 e, in breve tempo, da piccolo editore locale, diviene il principale in Sardegna e si affaccia sul palcoscenico nazionale. Aderisce ai non EAP, si costruisce un corposo catalogo attraverso opera di scouting, ottiene vasti consensi con alcuni titoli – diversi dei quali tradotti anche all’estero. Arkadia Editore punta sulla narrativa di genere, su romanzi e storie di spessore, e ha saputo creare intorno a sé un buon seguito grazie ad autori come Marinette Pendola, Piero Isgrò, Romina Casagrande, Marco Di Tillo, solo per citarne qualcuno. Nella saggistica sono molto attive le collane dedicate alla storia, in particolar modo Historica e Historica paperbacks. Ma non mancano collane dedicate ai viaggi, ai libri fotografici di grande formato, alla geopolitica e ai bambini.
Il 2018 è un anno cruciale per Arkadia che, oltre a cambiare distributore nazionale ed entrare nella grande famiglia di Messaggerie, propone un sito internet rinnovato, una presenza ancora più costante sui social, il varo della collana di narrativa Xaimaca, dedicata agli autori ispano-americani, e Senza rotta, dedicata al racconto “di viaggio” in senso esteso, che sarà curata da Marino Magliani. Ne consegue l’arrivo di diversi autori, tutti molto interessanti sotto diversi punti di vista. Tra le altre novità si segnalano l’arrivo in libreria a fine aprile del romanzo Kaiser di Marco Patrone, Letti da un soldo di Gonzalez Tunon, Il caso letterario dell’anno di Visinoni.
Per Cliquot ha risposto Federico Cenci, editore
Cliquot è la casa editrice della riscoperta delle belle opere dimenticate. Ci dedichiamo a riportare alla luce libri mai tradotti in Italia o da anni fuori catalogo − non pubblichiamo autori emergenti o romanzi nuovi − in un ambizioso tentativo di rivalutare e ridiscutere il patrimonio letterario e mondiale, con una particolare predilezione per la narrativa popolare di genere, da sempre la più bistrattata dal punto di vista culturale.
Come diciamo anche nel nostro manifesto, la storia della letteratura è fatta anche di grandi classici mancati, di creazioni trascurate per la difficile reperibilità, per la disattenzione degli editori maggiori o per una sensibilità culturale mutata nel tempo.
Ci occupiamo anche di ebook con progetti dedicati, ma per quanto riguarda i libri cartacei (che realizziamo con grande cura editoriale e tipografica) il progetto si articola in quattro collane.
Biblioteca, la più letteraria e di più ampio respiro, dove abbiamo già pubblicato fra le altre cose Riso nero di Sherwood Anderson, da trent’anni introvabile dopo essere stato a lungo in catalogo di grandi editori come Einaudi e Adelphi. Oppure la raccolta di racconti La cosa marrone chiaro di Fritz Leiber, con la migliore narrativa breve dell’autore negli anni sfuggita al colosso Mondadori. E per inaugurare il filone delle importanti (e dimenticate) scrittrici italiane del dopoguerra, in aprile uscirà Viaggio di una sconosciuta di Livia De Stefani, bellissima opera mai più ristampata dopo l’edizione Mondadori del 1963.
Fantastica è la collana dedicata alla narrativa popolare di genere, molto pregiata perché arricchita da un corposo apparato iconografico e critico, realizzata con i migliori materiali tipografici e in doppia versione Classica brossurata e Deluxe cartonata in tiratura limitata e numerata. Sono usciti due titoli finora: Alla conquista della Luna, raccolta dei rari racconti fantascientifici di Emilio Salgari e, fresco di stampa, Gli esploratori dell’infinito, favola fantastica scritta e illustrata da Yambo nel 1906. Per il 2018 prevediamo l’uscita di un romanzo gotico di un autore italiano completamente dimenticato ma… davvero strepitoso!
Segni è la collana dedicata al fumetto e all’illustrazione. Finora è uscito solo un libro: la versione umoristica di Pinocchio di Sandro Dossi e Alberico Motta (gli stessi storici autori di Geppo, Braccio di Ferro e Nonna Abelarda).
Infine abbiamo Ajeeb, dedicata all’esplorazione dei labirinti della strategia scacchistica a opera di grandi campioni del passato.
Per ora non ci affidiamo – per scelta − ad alcun distributore, ma è il nostro ufficio commerciale che si occupa dei contatti diretti con le librerie. Nel nostro sito si può consultare la lista delle librerie in cui siamo presenti, sia quelle fisiche che quelle online, così come si può acquistare direttamente dal nostro shop online.
Per Miraggi ha risposto Alessandro De Vito, direttore editoriale
Miraggi edizioni nasce nel 2010 ed esordisce al Salone del Libro di quell’anno con i primi tre libri e caratteristiche grafiche marcate e riconoscibili. Da allora un (bel) po’ di strada si è fatta (il catalogo ha superato i 100 titoli da tempo), abbiamo incontrato molte persone: autori, lettori, librai, promotori, distributori… e collaboratori, compagni di strada a vario titolo che, con poche eccezioni, sono ancora al nostro fianco, più o meno occasionalmente. Ma mai avversari o concorrenti, tengo a sottolineare. Ne sono prova le collaborazioni in stand collettivi alle fiere, e i rapporti di reciproca stima, o vera e propria amicizia, che intratteniamo con molti colleghi editori. Ci piace molto l’idea che a produrre “cose belle” si possa essere in tanti, ognuno a suo modo, e che il lettore che apprezza uno finisca per apprezzare gli altri, generando un valore che supera – e di molto – quello della semplice somma dei singoli.
Abbiamo incontrato molte difficoltà, in un ambiente per lo più avverso, e trovato il modo si superarle, imparando molte cose (e il detto che non si finisce mai di imparare è un memento aureo) e raccogliendo non poco, in termini concreti e di soddisfazione.
Una delle scelte fondamentali, già in partenza, è stata quella di non restringere la produzione di libri a un unico o a pochi settori, una “nicchia”.
In origine abbiamo spaziato dalla narrativa alla poesia, ai saggi narrativi, ai diari di viaggio, ai manuali sportivi, ai libri di cucina e per bambini. In una seconda fase è prevalsa quantitativamente una produzione che possiamo definire “pop”, per cui Miraggi è conosciuta e riconosciuta, legata soprattutto alla poesia performativa (Guido Catalano in primis, ma anche tutto il fenomeno del Poetry Slam in collaborazione con SparaJurij), ma anche a narrativa giovane di qualità. Per il futuro, e già oggi, a questo percorso, che oltre un valore commerciale ne ha uno sociale e aggregativo, si sta affiancando un progetto con quattro volti-collana, tutti con il denominatore comune di una produzione letteraria “laterale”, spesso incredibilmente poco o non battuta per origine, percorsi e temi, grazie all’ispirazione costante e al genius di Francesco Forlani.
Si tratta di Tamizdat per le traduzioni, Scafiblù per gli italiani, NováVlna per la letteratura ceca e Janus|Giano per le traduzioni con testo a fronte. Libri clandestini che ci piace riuscire a contrabbandare, crediamo in perfetta coerenza con la funzione (per non dire “missione”) di una piccola casa editrice indipendente.
Qui trovate anche le altre interviste agli editori indipendenti:
https://giovannituri.wordpress.com/category/conversazioni-con-gli-editori/