Quattro piccoli e meritevoli editori

libri su libri, piccoli editori indipendentiEssere editori piccoli e indipendenti non sempre vuol dire avere in catalogo libri degni di interesse, anzi, ma comporta necessariamente molta passione e un notevole spirito di sacrificio. Per valorizzare il lavoro di alcune case editrici di cui ho recentemente letto e apprezzato alcune opere, ho intervistato Davide W. Pairone per Aguaplano, Stefano Giovinazzo per Edizioni della Sera, Gilberto Gavioli per Edizioni del Foglio Clandestino. Come nel post sui piccoli editori scoperti al Salone di Torino, ho chiesto loro quando siano nati, quale sia il progetto editoriale, dove reperire i loro testi e quali siano quelli più rappresentativi, infine di anticiparci le prossime pubblicazioni. Aggiungo anche qualche riga su Corsiero Editore tratta dal loro sito, poiché non sono riuscito ad avere risposta da Andrea Casoli, ma la loro riedizione delle opere di Silvio D’Arzo è davvero degna di nota.

Per Aguaplano ha risposto Davide W. Pairone, responsabile comunicazione e progettazione editoriale
Aguaplano nasce a Perugia nel 2009 per iniziativa di Raffaele Marciano, come marchio editoriale specializzato in libri d’arte e saggistica – filosofia, storia, critica letteraria e in generale scienze umane – e come “officina del libro” in grado di offrire un’ampia gamma di servizi grafici e redazionali ad altri editori. A partire dal 2013, con l’ingrandimento della redazione, il numero di titoli pubblicati ogni anno è cresciuto considerevolmente, fino a raggiungere i 20 libri in uscita per il 2017.
Nel tempo il modello culturale e di business si è consolidato attorno a un certo numero di lavori in committenza (in particolare cataloghi di mostre e atti di convegno in collaborazione con le Università) i cui proventi finanziano la pubblicazione di libri e collane che riteniamo interessanti anche al di là dell’immediato riscontro commerciale. Grazie a questa politica ci siamo potuti imbarcare in progetti apparentemente spericolati, come un preziosissimo e antiaccademico volume di 800 pagine che parte dalla scultura ellenistica per intercettare questioni di estetica e neuroscienze, letteratura contemporanea e fotografia (A. Celani, Una certa inquietudine naturale, 2013). Oppure una collana di poesia contemporanea “di confine” come Lapsus calami, che, all’insegna della contaminazione linguistica, presenta per la prima volta al pubblico italiano un’importante autrice arabo-americana (Mohja Kahf) accanto a uno straordinario poeta in dialetto garganico (Francesco Granatiero). Recentemente abbiamo lanciato due altre collane: Festina lente, dedicata alla saggistica breve e ai pamphlet, e GLITCH, con cui ci proponiamo di portare in cartaceo i migliori e più interessanti contenuti digitali di blog, siti e riviste web. Collane sperimentali che si affiancano a una più tradizionale Biblioteca di studi, dove trovano posto ricerche ad ampio raggio come il lavoro, dal fortunato riscontro di critica e pubblico, di Roberto Contu su scrittori e intellettuali negli anni di piombo (Anni di piombo, penne di latta, 2015).
Fra i titoli in uscita da qui all’autunno, ordinabili presso tutte le librerie nazionali, le piattaforme online (Amazon, Ibs ecc.) e sul nostro sito www.aguaplano.eu, citiamo senz’altro un prezioso inedito di Spengler (Pessimismus?), un piccolo atlante di letterature del nord Europa da Goethe a Cees Nooteboom firmato da Bruno Berni e una raccolta di saggi sul tema della malinconia nella letteratura inglese moderna, a cura di Annalisa Volpone.
In generale il nostro progetto editoriale vuole contribuire alla creazione di una piattaforma di scambio e confronto fra autori, spesso giovani e fuori dai giri accademici, e un pubblico che libro dopo libro si dimostra sempre più attento e consapevole. L’idea di comunità di autori e lettori, in fondo, ci sembra ciò che rischia di andare perduto nell’epoca delle grandi concentrazioni editoriali e della distribuzione scriteriata del libro-merce; anche per questo cerchiamo di fare leva sulla forte identità, anche grafica e se vogliamo retrò, di poche solide collane. Per questi motivi ci sentiamo editori tradizionali, novecenteschi in un certo senso, ma allo stesso tempo attenti a forme e contenuti in grado di trovare spazio e attenzione nell’epoca digitale.

Logo Edizioni della seraPer Edizioni della Sera ha risposto Stefano Giovinazzo, direttore editoriale
Edizioni della Sera nasce a Roma nel 2010 per mia iniziativa e si pone come obiettivo la ricerca della qualità unita a un lavoro minuzioso di comunicazione orientato ai media e ai librai. Il progetto ha subito lievi ma sostanziali cambi di direzione negli anni, con un’analisi del mercato editoriale; la narrativa italiana domina lo scenario delle pubblicazioni: dai racconti sulla letteratura di viaggio al romanzo italiano, dalla letteratura per ragazzi ai fuori collana che negli anni hanno dato vita a piacevoli sorprese, dalle storie di sport ai ripescaggi letterari italiani e stranieri. Il punto di forza di questi ultimi risiede nella cura editoriale e nella traduzione minuziosa, mi riferisco ai quattro volumi della collana I grandi inediti, ideata e diretta da Giorgio Leonardi: piccole perle, mai edite in Italia finora, che hanno impreziosito il catalogo con autori del calibro di Jules Janin (L’asino morto), Bram Stoker (La via del vizio), Paul Verlaine (Miseria nera) e H.G. Wells (Fiamma viva).
I nostri libri, dopo un periodo di duro lavoro sul territorio, sono oggi reperibili sia in libreria tramite la distribuzione nazionale e grazie ai rapporti diretti con i librai che abbiamo consolidato nel tempo, sia online attraverso tutte le piattaforme disponibili. Ogni volume selezionato per il catalogo è stato importante: ci ha fatto conoscere ed “entrare” in un altro luogo per incontrare nuovi lettori, ci ha fatto crescere laddove si è sbagliato qualcosa su cui impostare in maniera differente il lavoro, ci ha fatto vendere permettendoci di essere ancora qui, soprattutto.
Nel dettaglio cito i tre romanzi di Marco Proietti Mancini (Da parte di Padre, Gli anni belli e Il coraggio delle madri), una “trilogia” popolare sulla Roma degli anni 1915-1950, il romanzo Il ritmo del silenzio, una storia costruita sul valore dell’amicizia, e I ricordi non si lavano dell’esordiente Aurora Frola, una prosa forte attorno a un tema delicato come quello della depressione. Tra la letteratura di viaggio, intesa come riscoperta dei luoghi e delle proprie origini, spicca il testo Venezia meravigliosa giunto alla terza ristampa. Il filone della letteratura sportiva sta andando molto bene, in passato con la fortunata serie sui principali derby calcistici d’Italia e oggi con le monografie su Milan, Roma, Fiorentina e Hellas Verona, volumi in cui la storia del club si fonde con quella della città con un lavoro di archivio svolto dagli autori; su un altro piano narrativo la collana Amarcord ha aperto un filone editoriale interessante con La maglia magica, libro di memoria calcistica sul numero 10, Olimpiche, una serie di narrazioni su personaggi ed eventi che hanno segnato la storia della manifestazione sportiva per eccellenza, L’attimo vincente in cui Davide Grassi ha raccontato le emozioni legate al momento in cui un gesto sportivo diventa leggenda. Particolare rilievo ha anche il nostro marchio Studio Garamond della “letteratura dimenticata” con i ripescaggi de I misteri di Montecitorio di Ettore Socci, Casta Diva di Gerolamo Rovetta, Mors tua di Matilde Serao e Dopo il divorzio di Grazia Deledda.
A fine settembre pubblicheremo il quinto volume dei Grandi inediti (un grande nome, un ottimo romanzo ingiustamente dimenticato), punteremo su una nuova collana di narrativa straniera e siamo orientati sui racconti sia italiani che stranieri: comunque sia l’unica strada sarà senza alcun dubbio il lavoro ostinato, serio, continuativo.

logo edizioni del Foglio ClandestinoPer Edizioni del Foglio Clandestino ha risposto Gilberto Gavioli, direttore editoriale
Sono sostanzialmente un lettore curioso ed esigente; dal 1993 ho intrapreso la pubblicazione di una fanzine letteraria Il Foglio Clandestino, che ricerca da allora sentieri possibili e suggestioni in poesia e narrativa breve. L’intento è quello di condividere scoperte tra le pagine, con passione e senza confini (si veda anche la pagina Facebook dell’aperiodico letterario). Da questa ricerca sono nate nel 2005 le Edizioni del Foglio Clandestino, che selezionano raccolte poetiche, anche in traduzione, raccolte di racconti e da poco si sono arricchite di due collane nuove che spaziano tra le immagini e le parole in parallelo.
Al di là del progetto editoriale, che potrebbe assomigliare ad altri, direi che l’aspetto etico del progetto, la severa selezione e la riconosciuta qualità dei testi, sono i nostri tratti caratteristici. Ogni collana ha ormai una precisa identità e un carattere riconoscibile, forma una sorta di fisionomia, di profilo non solo editoriale. Non pubblichiamo a pagamento, chiaramente.
Il nostro distributore nazionale e per l’estero è Libro.co, ma trattiamo personalmente con una trentina di librerie sparse sul territorio. Siamo nelle principali librerie on line e si possono richiedere i testi via mail alla redazione (spedizione senza spese). Per scelta non vendiamo su Amazon, per le loro politiche aggressive e poco collaborative sul piano culturale. I libri non sono merce qualunque…
Alcuni nostri titoli sono stati notevolmente apprezzati, sempre tenendo conto della nostra dimensione di microeditori, con segnalazioni in trasmissioni su Radio 3 RAI e recensioni sulla stampa nazionale. Segnalo in particolare: Poeti e aforisti in Finlandia, a cura mia e di Fabrizio Caramagna, traduzioni di Antonio Parente e Laura Casati; Prove di nuoto nella birra scura di Dario Bertini; Gli omuncoli e altre storie, la prima traduzione italiana dei racconti della grande poetessa Elena Schwartz, tradotto da Paolo Galvagni; Doppia esposizione. Berlin 1985-2015 di Natascia Ancarani, con molte immagini di archivio e attuali della trasformazione della città. Poi ci sono altri titoli, che uniscono l’aspetto poetico alla fotografia, come il recente Memento vivere di Donatella D’Angelo, fotografa nota e alla sua prima opera poetica e il testo d’amore per la fotografia di Giuseppe Varchetta, che ritrae 50 artisti in dittico con la loro opera, appunto Autori & Opere, dove appaiono artisti di livello mondiale, ritratti mai in posa, ma in “azione” e in pensiero.
Per le prossime uscite, un lavoro antropologico e poetico sul quartiere Bicocca a Milano e una serie di colloqui “privati” che hanno per protagonista una notissima étoile, oltre a nuove opere di traduzione e poesia.

Per Corsiero Editore riporto la descrizione generale presente sul sito
Il nome corsiero editore deriva dal romanzo settecentesco di Silvio D’Arzo, All’insegna del Buon Corsiero. La locanda da cui prende titolo quel libro è, come le locande stevensoniane e goldoniane e come ogni altra locanda di ogni altro paese e tradizione, un luogo in cui si smerciano storie quasi mai veritiere e molto vino a poco prezzo. Allo stesso modo, il logo di corsiero editore è un puledro che, nelle vaghe forme di un apocrifo disegno di Giorgio De Chirico, rappresenta, alla lettera, il “corsiero” ovvero il cavallo da corsa usato per lo più dai messaggeri e dai postali. Questo progetto editoriale si deve ad Andrea Casoli.

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