Jerzy Kosinski e il mostro

Jerzy KosinskiAlcune considerazioni di Cosimo Argentina su Jerzy Kosinski e sull’editoria, a partire dall’Uccello dipinto

Ho finto di leggere L’uccello dipinto di Jerzy Kosinski. Era stato pubblicato nel 1965 e in Italia nel ’76. Ora torna sugli scaffali per minimum fax, tradotto da Vincenzo Mantovani. Dopo aver letto le diavolerie di Jerzy il matto mi viene da chiedermi dove cazzo sono finiti gli editor e i direttori editoriali coraggiosi. E soprattutto che fine hanno fatto gli autori veri, quelli che rischiavano il linciaggio per di scrivere quello che volevano. Dov’è finita la letteratura autentica? Plastica su l'uccello dipinto_Jerzy Kosinski _copertinafogli stampati, questo è rimasto. Un libro come L’uccello dipinto oggi non lo pubblicheremmo. L’autore riceverebbe un’e-mail scandalizzata da parte di una casa editrice su cui c’è scritto: “Egregio Autore, lei ha sprecato un’occasione perché ha esagerato, è andato oltre, da una buona storia ha tirato fuori qualcosa di mostruoso e ingannevole. I nostri lettori vogliono positività, amore, sentimenti, pace, lieto fine”.
Jerzy ci fa vedere ben altro e non starò qui a rendervi edotti su quello che ha scritto. A un certo punto si è tolto la vita, questo sì posso accennarvelo. Ce l’aveva dentro, il mostro, acquattato da qualche parte. S’è infilato nella vasca da bagno e l’ha fatta finita a 58 anni. Gli autori possono scegliere tra il suicidio e la partecipazione ai talk show. Sono due forme di morte. Alcuni entrano in politica. Altri semplicemente intascano lo stipendio attraverso conoscenze altolocate. Jerzy se l’è goduta. Dopo aver descritto la campagna polacca del ’44 ha vissuto in America con belle e ricchissime donne e ci ha dato sotto con macchine cavalli e champagne. Ma ce l’aveva dentro il mostro in agguato. Se l’era caricato sulle spalle circa quarant’anni prima nelle paludi polacche e credo non lo abbia mai abbandonato. Il cervello fottuto può anche andare a folle un tot di anni, poi però, a un certo punto, si dipinge i simboli di guerra e scende in battaglia. E ti annienta.

 

Cosimo Argentina è autore di diversi racconti e romanzi, tra cui Maschio adulto solitario e L’umano sistema fognario (Manni), Vicolo dell’acciaio (Fandango), Per sempre carnivori (minimum fax).

Qui la recensione di una raccolta di racconti di Jerzy Kosinski, Passi: https://giovannituri.wordpress.com/2014/07/02/passi-di-jerzy-kosinski-recensione-about-short-stories/

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