Scrittore: Non mi è ben chiaro a cosa serva l’editing.
Editor: A rilevare, oltre ai refusi, le incongruenze stilistiche e le carenze strutturali di un’opera, i passaggi narrativi affrettati e quelli poco efficaci, la coerenza dei personaggi e la credibilità dell’ambientazione; insomma, l’editor deve indicare tutto ciò che potrebbe essere migliorato dall’autore.
Scrittore: Allora non ne ho bisogno, ho già riletto il mio manoscritto ed è perfetto.
Editor: …
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Vita da editor (60):
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Servizi editoriali:
https://giovannituri.wordpress.com/servizi-editoriali/
Migliorare il mio capolavoro? Impossibile.
Per lui vale ciò che un mio amico sentì dire da un tipo che gli descriveva le sue vittorie editoriali (libercolo di versi – ragli, I suppose): “Vedi, io sono di un’umiltà straordinaria”.
io, che sono un dio
La modestia è la virtù dei grandi scrittori!
Credo che se leggesse questo post e i vostri commenti, si convincerebbe ancor più di aver scritto un capolavoro, di essere umile e modesto, forse un dio… 😀
Mi diverte molto questo tuo commento 🙂
Ma nooo! °_°
A me però è successo il contrario: quando ho chiesto l’editing mi hanno risposto che dovevo imparare a credere in me stessa senza dipendere dal giudizio degli altri.
Miravano al risparmio.
Sì, direi di sì, dal momento che anche gli autori più bravi hanno bisogno di un editor; basta leggere la biografia di Max Perkins, che ha lavorato con Fitzgerald ed Hemingway, per averne conferma… 😉
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