In una piccola libreria
Libraio: Ormai vengono pubblicate solo porcherie!
Editor: Ormai vengono scritte solo porcherie!
Scrittore: Ormai si espongono e si vendono solo porcherie!
Libraio: Ognuno scarica la responsabilità su qualcun altro, ma allora il vero colpevole chi è?
Nel frattempo entra un lettore e domanda: Oh, ma è vero che Cristina Chiabotto, l’ex Miss Italia, ha scritto un libro? Ce l’avete?
[Pare che da lì non sia più uscito…]
Vita da editor (57): https://giovannituri.wordpress.com/2014/09/03/vita-da-editor-57/
capitano lo possiamo torturare? (ma forse tu sei troppo giovane e non sai di che parlo, era un carosello)
Ma no, Amanda, “porta pazienza”!
(Grazie a youtube ho potuto rimediare ai limiti anagrafici…) 😉
Lupus in fabula…
E già… 🙂
A queso punto potrebbe seguire una fitta disquisizione per determinare se il lettore rappresenti il problema, un suo sintomo o un insieme dei due.
Diciamo che il lettore, come tutti gli attori della catena editoriale, ha le sue responsabilità (e non tutte “indotte”)…
La “colpa” che diventa un gioco di società in cui le parti si riuniscono per completare un puzzle di responsabilità.
O forse di irresponsabilità.
Hum…
Immagino che si possa dire anche così, ma potendo scegliere preferisco parlare di responsabilità, tanto per rimarcare l’esistenza della parola e del suo significato, una cosa che viene dimenticata sempre più spesso e sostituita con il concetto più moderno e pratico del: “faccio ciò che sono e poiché esprimere un giudizio su ciò che sono è inaccettabile, allora non potete mettere becco su ciò che faccio.”
In un momento in cui ci sarebbe solo da piangere, tu riesci ancora a farmi sorridere, pur conservando la serietà di “faccia” e di pensiero… perchè devo riconoscere che, nelle cose serie, tu, la tua faccia da editor, ce la sai mettere!
Grazie Giulia, per l’affetto e per l’incoraggiamento (ché a me pure viene più da piangere che da sorridere)…
e le cose belle rimangono inedite!
l’educazione e il gusto alla lettura hanno radici profonde, solitamente si legge per emulazione di figure di riferimento da piccoli o per folgorazioni sulla via di Damasco in adolescenza e non credo che un grande lettore vada ad acquistare o a richiedere il libro della Chiabotto sinceramente, poi magari esiste anche la categoria lettori autoflagellanti e io non ne so nulla, il lettore occasionale chi lo conquista? E sarà effettivamente conquistato dopo aver speso il suo denaro per un capolavoro della letteratura di tal fatta?
Amanda, sai qual è il problema? Che i lettori italiani sono così pochi che – purtroppo – anche quelli occasionali (con le loro scelte) contano…
Scusa, oggi sono andata a pagare un bollettino alla posta e l’impiegata mi ha proposto (nell’ordine): un gratta e vinci, una ricarica telefonica, un libro di Andrea De Carlo. Non so se è più inquietante il clima o il climax.
😀 Strano che ancora non vendano generi alimentari, magari in abbinamento ai testi della Parodi…
[…] Vita da editor (58): https://giovannituri.wordpress.com/2014/10/02/vita-da-editor-58/ […]
Bè, che ci si può fare? I lettori dettano il buono e il cattivo tempo 🙂