Alcuni scambi di battute al Salone del Libro di Torino.
Giornalista: Qual è l’intento che sta portando avanti con il suo progetto letterario?
Direttore editoriale: Quello di vendere almeno 5000 copie per ogni pubblicazione.
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Redattore: E tu in quale casa editrice stai lavorando?
Collega: Lavorando? Faccio ancora “volontariato” alla Xxxxx Edizioni, hanno deciso di tenermi ancora per un anno.
Redattore: Ah, bene, e dopo?
Collega: …
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Blogger: Che ne pensa della promozione dei libri in televisione?
Scrittore: Tutto il male possibile: sono come il passaggio offerto da un serial killer a un autostoppista. Però, se mi invitassero a presentare il mio, ci andrei…
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Scrittore: Sono qui per promuovere il libro che ho scritto su Ayrton Senna.
Tizio: Ah, fantastico! Un’autobiografia?
Scrittore: !?
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Scrittore 1: Ma a te i diritti d’autore li hanno pagati?
Scrittore 2: No, ma hanno detto che mi pubblicano anche il prossimo romanzo.
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Di là da ogni ironia, la percezione che ho avuto è che la crisi economica e culturale che stiamo attraversando continui a stringere il cappio intorno al collo di editori e operatori del settore (non capisco come dai dati ufficiali del Salone possa risultare un incremento di visitatori…). Ma ho anche incrociato, conosciuto, rivisto scrittori e professionisti che, nonostante tutto, continuano a mettere la propria passione e la propria competenza al servizio di opere e progetti folli e affascinati, tanto quanto necessari a ridare una direzione a tutti noi.
Giusto per fare qualche nome, parlo di Caterina Arcangelo, Silvio Bernardi, Serena Casini, Alice Di Stefano, Michele Galgano, Alessandro Garigliano, Stefano Izzo, Mauro Maraschi, Daniela Marcheschi, Antonio Paolacci, Elisa Ruotolo e davvero tanti altri: a tutti loro va il mio ringraziamento, perché rinnovare la scommessa sul mondo dei libri non è mai una scelta scontata.
Vita da editor (51): https://giovannituri.wordpress.com/2014/04/16/vita-da-editor-51/
Ma sono fantastici questi dialoghi!
(ps. sì, ogni Salone incrementa le visite, sempre, secondo il proprio ufficio stampa. Ho visto deserti denominati “bagni di folla”!)
Se non se ne vedesse il lato comico, sarebbero terribili! ;op
Quanto agli uffici stampa, direi che coltivano bene il senso del ridicolo…
Molto acuto e pungente come sempre.
Oh, grazie mille!
[…] Vita da editor (52): https://giovannituri.wordpress.com/2014/05/15/vita-da-editor-52-speciale-salone-del-libro-torino-2014… […]