Umberto Eco, IL PENDOLO DI FOUCAULT

[a tu per tu con un editore]

Garamond ci fece sedere di fronte alla sua scrivania, e fu brusco e cordiale. “Il dottor Belbo mi ha parlato bene di lei, dottor Casaubon. Abbiamo bisogno di collaboratori valenti. Come avrà capito, non si tratta di un’assunzione, non possiamo permettercelo. Sarà compensata adeguatamente la sua assiduità, la sua devozione, se mi consente, perché il nostro lavoro è una missione.”
Mi disse una cifra a forfait in base alle ore di lavoro presunte, che a quei tempi mi parve ragionevole.
“Ottimo, caro Casaubon.” Aveva eliminato il titolo, dal momento che ero diventato un dipendente.

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