Quale origine ha quella disposizione precoce a inventare esseri e storie che è il punto di partenza della vocazione di scrittore? Credo che la risposta sia la ribellione. Sono convinto che chi si abbandona a elucubrare vite diverse da quella che vive nella realtà manifesta in questo modo indiretto il suo rifiuto e la sua critica della vita quale è, del mondo reale, e il suo desiderio di sostituirli con quelli che fabbrica con l’immaginazione e con i desideri.